Quando e dove
Presentazione del libro a cura di Davide Lacagnina
Intervengono Michele Dantini e Claudio Pizzorusso
All’incontro saranno presenti gli autori
Cosmopolita, «amante del raro» e convinto sostenitore degli artisti e dei letterati «d’eccezione », Vittorio Pica è stato una figura centrale del sistema dell’arte in Italia fra Otto e Novecento. Prolifico scrittore per riviste e quotidiani nazionali e internazionali, collaboratore di lungo corso della Biennale di Venezia e poi suo segretario generale negli anni Venti, commissario per la sezione straniera dell’Esposizione internazionale di belle arti di Roma del 1911, fu fra i primissimi a scrivere in Italia di impressionismo e di simbolismo o di autori a lungo incompresi e derisi come Rodin o, più tardi, Modigliani.
Questo volume indaga i più diversi interessi del critico italiano, dalla pittura al teatro, dalle arti decorative alla letteratura, dalla grafica alle prime ricerche d’avanguardia, con particolare attenzione alle ricadute della sua azione nel più ampio contesto della storia del gusto e della cultura europea a cavallo fra i due secoli.
Testi di Gabriella Bologna, Margherita Cavenago, Enrico Crispolti, Maria Flora Giubilei, Leo Lecci, Anna Mazzanti, Marzia Pieri, Luca Quattrocchi, Livia Spano e Alessandra Tiddia.
Davide Lacagnina
È ricercatore senior presso l’Università di Siena, dove insegna Storia della critica d’arte contemporanea nel corso di laurea magistrale in Storia dell’arte e Storia della critica d’arte nella Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici. Ha svolto attività di ricerca presso l’Unversitat Pompeu Fabra di Barcellona, l’INHA di Parigi e il Mart di Rovereto. Fra i suoi interessi di studio predominano approfondimenti sulla pittura di paesaggio in Italia fra Otto e Novecento (Attraverso il paesaggio. L’immagine della Sicilia fra pittura, fotografia e letteratura (1861-1921), Palermo 2010), sul simbolismo, e in particolar modo sulla pittura di Gustave Moreau, sul surrealismo (Surrealismo e dintorni, Roma 2010, con E. di Stefano e G. Ingarao), sull’arte italiana fra le due guerre (Immagini e forme del potere. Arte, critica e istituzioni in Italia fra le due guerre, Palermo 2011), con particolare attenzione alle relazioni fra storiografia, critica militante e collezionismo.