8 Set 2017

Piccola rassegna di fisarmonica classica

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Quando e dove

Da

8Settembre

A

16Settembre

Orario

21:00

Museo Novecento

Biglietti a pagamento

In memoria di Salvatore Di Gesualdo
A cura di Gruppo Aperto Musica Oggi

A partire dalla seconda metà del Novecento la Fisarmonica ha vissuto un processo di graduale sviluppo che l’ha elevata a rango di strumento d’arte da concerto, affrancandola dal suo contesto popolare di provenienza. Grazie ad un primo e serio contributo di un’ispirata e illuminata generazione di fisarmonicisti-concertisti, questo “arnese” di origini umili si è rinnovato per diventare negli anni strumento musicale della cultura post-moderna, medium contemporaneo della musica classica e nuovo mezzo per nuovi repertori.

Un processo proseguito dalle generazioni successive che hanno potenziato e ampliato la straordinaria esperienza dei loro predecessori e che hanno portato alla consacrazione della fisarmonica classica da concerto. Uno dei massimi fisarmoncisti italiani è stato Salvatore di Gesualdo che fin dagli anni ‘60 ha lavorato allo sviluppo di questo strumento, delle sue caratteristiche tecnico-espressive, del suo repertorio colto. Di origine abruzzesi, è stato un artista completo e straordinario: compositore, artista figurativo, pittore e grafico. Ha vissuto moltissimi anni a Firenze, dove ha insegnato, per scelta, ad una sola generazione di fisarmonicisti, e dove ha lavorato fino al 2012, anno della sua morte.

Inventore di una vera e propria scuola, ha segnato in Italia un nuovo corso al concertismo fisarmonicistico, fino ad allora poco presente nelle più importanti Sale da Concerto, oltre ad aver contribuito all’istituzione della prima Cattedra dedicata a questo strumento nei Conservatori italiani proprio a Firenze, nel 1993. A cinque anni dalla sua morte GAMO vuole ricordarlo organizzando nella sua città d’elezione, negli spazi del Museo Novecento, un ciclo di tre concerti, invitando alcuni di quegli artisti che al meglio potranno testimoniare la sua idea colta di fisarmonica classica da concerto.

VENERDÌ 8 SETTEMBRE ORE 21.00
Le nuove generazioni, un futuro ricco di memoria

Programma
Le Sonate prussiane di Carl Philipp Emanuel Bach

Le Sonate per Tastiera del Bach amburghese non avevano una destinazione strumentale ben precisa. Il pianoforte era stato inventato da poco e fino alla metà del ’700 le Sonate potevano essere suonate con un clavicembalo, come con un fortepiano. Mi sono chiesto, con tutti i dubbi che l’arte impone, se il solo fattore storico potesse rappresentare la cinta muraria che giustificasse l’esclusione della fisarmonica dall’esecuzione del repertorio bachiano. Non lo credo: è giusto che l’arte nutra un senso un bisogno di continuità sempre innovativa perché non stagni e resti vittima di se stessa; inoltre le Sonate di Carl Philipp Emanuel Bach, per la natura della loro scrittura contribuiscono a rendere universale e mutevole al tempo stesso la loro destinazione strumentale. La musica di C. Ph. E. Bach – come anche quella di suo padre Johann Sebastian – potrebbe essere definita come “musica liquida”, capace cioè di adattarsi alle più svariate fonti sonore senza perdere l’essenza di ciò che essa rappresenta. La grande estensione dinamico/timbrica della fisarmonica, la teatralità di questo strumento contribuisco ad accrescere la sapienza compositiva delle Sonate, a scovare l’intimità, ora tragica ora femminea, ora popolare ora seria, dell’immensa scrittura del compositore tedesco. (L.D.P.)

Luca De Prisco, fisarmonica
Carl Philipp Emanuel Bach
Sonata “Prussiana” n. 1 W. 48/1
Sonata “Prussiana” n. 2 W. 48/2
Trascrizioni a cura di Luca De Prisco

pausa
Il suono nuovo della fisarmonica

La fisarmonica da concerto, con le alchemiche metamorfosi del mantice, offre preziose risorse sia al patrimonio sperimentale della contemporaneità che alla rilettura di repertori storicamente consolidati. Così in questo programma E-Motion Trio presenta Il suono nuovo della fisarmonica con la polifonia differenziata offerta da Bach, la ricerca nella elaborazione di Cage e la scrittura originale di Tiensuu con due opere chiave del repertorio per trio di fisarmoniche.

E-Motion Trio
Fabrizio Causio, fisarmonica
Stefano Di Loreto, fisarmonica
Umberto Turchi, fisarmonica
J. Cage
Five
-2 +3 = versione per tre fisarmonicisti (2016)
a cura di Patrizia Angeloni
J. Tiensuu
Fratango
J.S. Bach
Ricercare a 6
da Musikalisches Opfer BWV1079
versione per tre fisarmoniche a cura di Umberto Turchi
J. Tiensuu (1948)
Mutta

SABATO 9 SETTEMBRE ORE 21.00
SCHREIBEN UND ÜBERSCHREIBEN

duo dissonAnce
Roberto Caberlotto, fisarmonica
Gilberto Meneghin, fisarmonica

Il duo dissonAnce presenta alcune composizioni originali per questo inusuale organico, di alcuni tra i più interessanti compositori del panorama attuale.
Le partiture, ispirate al passato, intermezzano alcuni Contrappunti dall’Arte della Fuga di Johann Sebastian Bach in una orchestrazione per due fisarmoniche, dove l’opera, che non fu concepita dal Kantor di Lipsia per un organico specifico, appare in una nuova veste interpretativa, che rispetta la linearità, la purezza e il rigore contrappuntistico immaginato da Bach stesso. A conclusione delle composizioni bachiane, seguirà la monumentale Toccata e Fuga in re minore, anch’essa rivisitata sfruttando tutte le peculiarità della fisarmonica.

Programma

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
da L’Arte della Fuga BWV 1080
Contrapunctus I

Francesco Schweizer
Horror Vacui
Johann Sebastian Bach
da L’Arte della Fuga BWV 1080
Contrapunctus III

Andrea Talmelli
Canto di donne che cacciano ai conigli
Johann Sebastian Bach
da L’Arte della Fuga BWV 1080
Contrapunctus V

Rolando Lucchi
slow
Johann Sebastian Bach
dall’Arte della Fuga BWV 1080
Contrapunctus VII

Roberto Caberlotto
Due preludi
Johann Sebastian Bach
Toccata e fuga BWV 565
Tiziano Bedetti
Preludio e fuga

SABATO 16 SETTEMBRE ORE 21.00
Kunst & Fuga
Ivano Battiston, fisarmonica

«Un percorso nei territori musicali privilegiati dalla insaziabile curiositas digesualdiana: il Bach “reservato” de L’Arte della Fuga ma anche quello celebrato della Toccata e fuga per organo BWV 565 e della Ciaccona per violino BWV 1004, alcuni brani delle Scuole italiana e americana nella revisione dello stesso di Gesualdo e la sua più importante composizione, Improvvisazione No. 1 del 1973, brano di chiara ispirazione ligetiana che segnò l’inizio di un nuovo corso per la fisarmonica da concerto».

Programma

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)
Toccata e Fuga in re minore BWV 565
Salvatore di Gesualdo (1940 – 2012)
Improvvisazione n° 1 (1973)
Charles Magnante (1906 – 1986)
Waltz Allegro
Johann Sebastian Bach
Da L’Arte della Fuga:
Contrappunto I
Contrappunto II

Franco Alfano (1876 – 1954)
Nenia
Luciano Fancelli (1928 – 1953)
Da Tre Impressioni:
Acquerelli cubani

Johann Sebastian Bach
Dalla Partita No. 2 in D Minor, BWV 1004
Ciaccona

Inserito nel programma Estate Fiorentina 2017

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