Quando e dove
Saluti di Monica Barni (Vicepresidente della Regione Toscana) e Cristina Giachi (Vice Sindaco di Firenze)
Introduzione di Camilla Brunelli e Moreno Cipriani
Lettura teatrale di testimonianze di alcuni sopravvissuti ai lager, a cura di Teatro D’Almaviva
In collaborazione con Museo della Deportazione di Prato – Regione Toscana – ANED Toscana –ISRT
In seguito allo sciopero generale dei primi di marzo 1944 indetto dal CLN in tutta l’Italia centro-settentrionale, un numero ingente di persone, uomini e donne, arrestate dai militi della Repubblica Sociale Italiana in città ed in provincia (in particolare nel Pratese e nell’Empolese) furono rinchiuse negli spazi delle Ex-Scuole Leopoldine, registrate e interrogate dai nazifascisti. Le donne furono tutte rilasciate mentre 338 uomini portati alla stazione ferroviaria poco distante e avviati, con il trasporto dell’8 marzo 1944, alla deportazione nel lager nazista di Mauthausen e nei suoi sottocampi. Sopravvissero in 64, cioè il 19%.
Scopo dell’iniziativa è quello di far conoscere al pubblico interessato un “luogo di memoria” di Firenze poco noto come tale, che ha potuto contare, fino ad oggi, su una piccola targa posta sulla parete interna del loggiato la quale, mentre rende il giusto omaggio alle vittime, non spiega a sufficienza il luogo e cosa avvenne al suo interno. Sui libri di storia locale poco è pubblicato sull’argomento, ma molto si trova nella memorialistica e in particolare all’interno del corpus di interviste ai sopravvissuti fatte da Andrea Devoto alla fine degli anni ’80 in collaborazione con l’ANED che, per l’occasione, saranno utilizzate per una lettura-spettacolo dagli attori del Teatro D’Almaviva.