22 Set 2015

Esposizione ǀ Immagini e visioni del ‘900 

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Quando e dove

22Settembre 2015

Orario

21:00 – 22:30

Museo Novecento

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Martedì 22 settembre ore 21.00

Incontro con Antonio Scurati

Ideazione e direzione Pinangelo Marino

Il Novecento è stato il secolo del cinema, il secolo in cui il cinema è nato, si è sviluppato e per certi versi è morto. Il Novecento è stato l’unico secolo in cui il mondo si è esposto alla pellicola, e la pellicola al mondo. 

Il Novecento è stato più in generale il secolo della tecnica, durante il quale l’individuo ha vissuto la sua massima esposizione al potere cieco della tecnica, quella militare, tecnologica, nucleare, psicanalitica, finanziaria, mediatica.

Esposizioni | Immagini e visioni del ’900è il titolo del ciclo di incontri con personalità della cultura, proiezioni e rielaborazione di documentari d’archivio, per ripercorrere il secolo scorso e capire come cambia il mondo nel tempo dell’esposizione, quel tempo favoloso che fu del cinema e che fa la storia, ancora vivo nella memoria collettiva così come in quella individuale. 

Ideato e diretto da Pinangelo Marino, è un progetto promosso dalla rivista Quaderno del Cinemareale e realizzato in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Quelli della Compagnia, Festival dei Popoli, Tempo Reale, Luce Cinecittà, Archivio Aamod e Museo Novecento

Ore 21:00 
Incontro con Antonio Scurati 
Una società che non vive più il tempo della trasformazione, in cui l’individuo appare prigioniero nel tempo mutilato dell’esibizione, che senso assegna alla storia e al bisogno di raccontarla? E che senso assegna alla parola “realtà”? 
L’autore del libro Il tempo migliore della nostra vita (edito da Bompiani) ripercorrerà i capitoli più intensi del suo ultimo lavoro, in cui il racconto di una delle figure chiave della Resistenza, Leone Ginzburg, scorre accanto a quello di esistenze comuni. 
L’autore terminerà l’intervento con un’analisi del suo lavoro cinematografico realizzato nel 2007 dal titolo La stagione dell’amore, documentario ispirato al film “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini e che propone uno sguardo sulla società del nostro tempo. Saranno mostrati estratti delle due opere. 
Modera Pinangelo Marino

Antonio Scurati 

(Napoli 1969) è ricercatore alla Iulm di Milano e membro del Centro studi sui linguaggi della guerra e della violenza. Ha scritto i saggi “Guerra. Narrazioni e culture nella tradizione occidentale” (2003, finalista al Premio Viareggio) e “Televisioni di guerra” (2003). Bompiani ha pubblicato, in versione aggiornata, il suo romanzo d’esordio “Il rumore sordo della battaglia” (2006, Premio Fregene, Premio Chianciano), i saggi “La letteratura dell’inesperienza” (2006), “Gli anni che non stiamo vivendo” (2010), “Letteratura e sopravvivenza” (2012) e i romanzi “Il sopravvissuto”, con cui l’autore ha vinto la XLIII edizione del Premio Campiello, “Una storia romantica” (2007, Premio SuperMondello), “Il bambino che sognava la fine del mondo”, finalista al Premio Strega 2009. Del 2011 il romanzo, uscito sempre per Bompiani, “La seconda mezzanotte” e del 2013 “Il padre infedele”, ancora finalista al Premio Strega. I suoi libri sono tradotti in numerosi paesi stranieri. 

Ore 22:00 
Per il Settantesimo della Liberazione 
Proiezione di un film documentario dell’Archivio Luce 
L’Italia s’è desta (1947, durata 21 min.), di Domenico Paolella. 
Ambientato in parte nella Firenze dell’immediato dopoguerra, il documentario offre un raro ritratto dei Partigiani durante la lotta di Liberazione. 

Ore 22:30 
Anteprima assoluta 
Sonora Suggestio (2015, durata 15 min.), di Cecilia Stacchiotti
La Firenze bombardata del 1943 nelle immagini inedite conservate nell’Archivio Luce. Proiezione di sequenze splendide e drammatiche sonorizzate esclusivamente per l’occasione dall’artista Cecilia Stacchiotti in collaborazione con Tempo Reale. 
Le immagini furono girate per un documentario mai realizzato; le sequenze non sono mai state “codificate” per fare memoria comune e riguardano lo stesso tema del documentario “L’Italia s’è desta”. 

Lavorando su immagini così lontane dal mio immaginario e soprattutto già pregne di senso, di valori legati alla memoria collettiva, ho cercato di richiamare attraverso il suono suggestioni fisico-sensoriali, più che contenuti semantici, nella costante ricerca di un punto intermedio fra la completa fedeltà sonora al contenuto visivo e, dall’altra parte, la totale astrazione rispetto alle immagini.” – Cecilia Stacchiotti 

Area Eventi