8 Febbraio 2018

Sergio Risaliti alla direzione del Museo Novecento

Lettera dal neo direttore

Carissima / carissimo,

Dal primo gennaio di quest’anno mi è stata affidata la direzione artistica e scientifica del Museo Novecento. Prestigioso incarico che ho accettato con un sentimento di riconoscenza e senso di responsabilità per l’amore che porto nei confronti dell’arte e della città di Firenze. L’emozione è forte e pure l’energia con cui mi accingo all’impegno. Firenze è finalmente considerata una città attrattiva anche per quanto concerne il contemporaneo e questo è stato reso possibile da un progetto di politica culturale condiviso da molte realtà che finalmente fanno sistema tra pubblico e privato.

La nascita del Museo Novecento nel 2014 ha sancito un nuovo rapporto con la storia dell’arte moderna e contemporanea non più considerata ancella del passato, ma fonte viva di cultura degna di essere conservata, tutelata e valorizzata nella cornice museale. Chi mi ha preceduto ha saputo posizionare il museo a livello locale e nazionale, in special modo è stato fatto un importante lavoro con la mediazione culturale e la comunicazione sui social, vero punto di forza dell’istituzione. Un progetto di valorizzazione che ha fidelizzato un pubblico vasto e variegato nel territorio toscano e italiano grazie all’intensa attività di Mus.e.

La collezione di dipinti e sculture di importanti maestri del Novecento – che riunisce opere della collezione Alberto Della Ragione assieme a quelle del fondo Palazzeschi e Rosai, quelle del MIAC e Rac – rappresenta il nucleo fondante il museo stesso. Questa ragion d’essere nata dal gusto e dalla cultura di privati lega il presente alla storia, il Museo Novecento alle altre grandi e piccole realtà museali fiorentine – come le Gallerie degli Uffizi, Palazzo Pitti, i Musei Bardini, Stibbert, Horne, le Fondazioni Romano e Loeser – tutte generate da intenzioni e ambizioni di privati illuminati e munifici.

Nelle mie intenzioni sarà questo del collezionismo privato un elemento saliente del nostro programma e la logica del nuovo allestimento sarà determinata dalla centralità della collezione Alberto Della Ragione e dalla presenza di opere donate in stagioni diverse che possono aiutare nella rilettura dell’arte novecentesca. Non sarà però una sistemazione statica. Oggi quanto mai prima anche il Museo deve essere realtà fluida. Un luogo di molteplici esperienze e pratiche, che predilige la dinamicità alla immobilità. Museo come luogo di narrazione e contemplazione, di formazione e scoperta. Oggi dobbiamo avere il coraggio di problematizzare quotidianamente l’identità e la funzione del museo, superare la rigidità dei modelli e paradigmi passati con nuove idee e immaginari consoni allo spirito del tempo, alle aspettative e agli stili di vita attuali. Senza mai tralasciare la ricerca e l’approfondimento che sono la materia prima di ogni innovazione. Il museo sarà luogo di meraviglia e scoperta per i bambini, i giovani, le famiglie. E quando possibile si sposterà con le sue collezioni e opere perfino nelle scuole e nelle case, negli ospedali e nei luoghi di detenzione. Per ridurre la distanza tra l’arte e la società, l’arte e la vita.

Con spirito di gratitudine e amicizia vi invito ai primi appuntamenti in attesa della riapertura del museo con la presentazione del nuovo allestimento e le prime mostre.

Un cordiale saluto

Sergio Risaliti