2 Ott 2021 – 19 Giu 2022

Francesco Vezzoli in Florence

A cura di

Cristiana Perrella e Sergio Risaliti

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Quando e dove

Dopo gli interventi di Jan Fabre, Urs Fisher e Jeff Koons e la presentazione di un’opera di Giuseppe Penone, con Francesco Vezzoli Piazza della Signoria tornerà a essere il fulcro del contemporaneo nella culla per antonomasia del Rinascimento. Francesco Vezzoli è peraltro il primo artista italiano vivente a realizzare un’opera site-specific per Piazza della Signoria, appositamente concepita per l’occasione.

Orari Mostra

Palazzo Vecchio – Studiolo di Francesco I

Mostra in corso fino al 2.02.2022

Lunedì – Domenica

9:00

19:00

Giovedì

9:00

14:00

Con due nuove sculture in Piazza della Signoria e a Palazzo Vecchio, Francesco Vezzoli sarà protagonista di Francesco Vezzoli in Florence, a cura di Cristiana Perrella e Sergio Risaliti. Il progetto – presentato dal Museo Novecento di Firenze e dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Pratorealizzato con il patrocinio del Comune di Firenze e l’organizzazione di Mus.e – metterà in dialogo arte contemporanea e patrimonio storico artistico della città.

In Piazza della Signoria un monumentale leone rampante novecentesco, installato su un basamento antico, stritola tra le fauci una testa romana del II secolo d.C., in un pastiche tra diverse epoche artistiche che è diventato la cifra di molte opere recenti dell’artista. 

All’interno dello Studiolo di Francesco I de’ Medici a Palazzo Vecchio, uno scrigno prezioso carico di misteriose suggestioni iconografiche, esoteriche e astrologiche realizzato tra il 1569 e il 1573, per la prima volta in assoluto ospita un’opera di arte contemporanea. Su una figura di togato romana è innestata una testa “metafisica” di bronzo, citazione de Gli archeologi di De Chirico, una delle opere che meglio rappresenta il recupero della classicità in epoca moderna.

Con questi lavori Francesco Vezzoli, ci restituisce nuove muse inquietanti, ricomponendo i frammenti di una civiltà perduta, ricordandoci che l’arte è sempre, prima di tutto, un fatto mentale e che i ready made, gli assemblage antico – moderno, sono una pratica dalle radici molto antiche, come ci insegna il Ganimede di Benevenuto Cellini realizzato ricomponendo parti di una scultura antica.

Rispetto ai restauri rinascimentali Vezzoli si inserisce nel percorso concettuale di De Chirico e Savinio, inventori di metamorfosi e di collage misteriosi, e invece di ricercare l’armonia formale, compone ibridi sconcertanti, collage linguistici che rigenerano le forme della tradizione ma che hanno una vita propria.

Un mondo surreale fatto di archeologia e fantasia, memoria e invenzione, dove la cultura classica, invece di un modello immutabile, atemporale, diventa materia da scomporre e ricomporre, da rendere attuale nel presente, trovando nell’ibridazione con altri temi, altre epoche, lo spunto per la riflessione artistica – e non ideologica – su argomenti come identità, autorialità, e su come ricordare il passato, senza rinnegarlo o cancellarlo. Perché la libertà si fonda anche sul lasciare alle immagini il loro potere misterioso, poetico e trascendentale.

Artista

Francesco Vezzoli

1971, Brescia

Curatela

Cristiana Perrella

Sergio Risaliti

Coordinamento Scientifico

Francesca Neri

Press

Costanza Savelloni

Lara Facco

Lara Facco P&C

M. +39 349 2529989

press@larafacco.com

Ivan Aiazzi

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

T. +39 0574 531908 

i.aiazzi@centropecci.it

Social

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Identità Visiva

Dania Menafra

Crediti Fotografici

Ela Bialkowska OKNOstudio

Organizzazione

Mus.e Firenze

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci