Quando e dove
Orario
18:00 – 20:00
Museo Novecento
Altre sedi
Il Museo Novecento ospiterà una sessione di montaggio aperta al pubblico, in cui l’artista attiverà uno scambio diretto con i fruitori, che non solo scopriranno il metodo artistico e produttivo di Benedetta Fioravanti, ma saranno coinvolti in prima persona nelle decisioni di montaggio e nelle scelte stilistiche tramite un confronto con l’artista.
I still love U, anyway è una trilogia che introduce un gruppo di ragazzi praticanti di parkour. Uniti da uno scontro, affrontano una confessione che cambia le loro dinamiche, culminando in un’elevazione simbolica, dove i movimenti del parkour diventano metafora di crescita interiore e connessione profonda. Nella terza parte di ‘I still love U, anyway’, il gruppo di ragazzi ripercorre i salti tentati nella prima parte, replicando i gesti sul posto e in una sala neutra. I movimenti, originariamente tentativi di scalare la piramide delle Cascine si trasformano ora in simboli di crescita interiore, unendo fisicità e consapevolezza in un percorso di evoluzione personale.
Benedetta Fioravanti (Ascoli Piceno, 1995) la sua ricerca artistica parte dall’osservazione del quotidiano, esperito in forma diretta o mediato attraverso il consumo di immagini digitali. Utilizza le nozioni di immagini povere di Hito Steyerl e di diritto all’opacità di Édouard Glissant per restituire frammenti di percezione che riflettano lo statuto incerto, ibrido e senza gerarchia del linguaggio quotidiano. Lo fa principalmente realizzando immagini in movimento e lavori site specific che impiegano il suo archivio personale di immagini quale materiale per esplorare, accostare e comporre nuove narrazioni.
Esplora i codici linguistici della cultura di strada e dell’accumulo ossessivo di materiale video scaricato secondo una prassi di accostamento tra parola, numero ed estensione del file.
Nel 2024 partecipa alla Biennale d’Arte Contemporanea del’Avana (Cuba) e viene selezionata al progetto di residenza Wonderful! Art Research Program 2024 1st Edition (Firenze); nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva Anche in un castello si può cadere (Firenze), La prima volta presso Casa Testori (Milano) e allo screening ROMA CAPODARTE presso il MACRO – Museo di Arte Contemporanea di Roma; nel 2023 è selezionata per il progetto Nuovo Grand Tour della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; nello stesso anno partecipa a mostre collettive presso: Fabbrica del Vapore (Milano), Fondazione Stelline (Milano) e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Guarene). Nel 2022 partecipa al progetto Estuario Project a Prato. Nel 2020 e 2019 partecipa alle residenze Progettoborca – ex Villaggio Eni Corte di Cadore (Borca di Cadore, Belluno) e Fabrica, Centro di Ricerca per la Comunicazione Moderna, Benetton (Treviso).