Quando e dove
Orario
17:00 – 19:00
Museo Novecento
Altre sedi
In occasione delle mostre Messaggere, Marion Baruch. Un passo avanti tanti dietro, Thomas J Price in Florence, il Museo Novecento rinnova la collaborazione con il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze con il progetto Dall’Aula al Museo, istituito nell’a.a. 2018/2019.
Avvicinando gli ambiti della ricerca accademica e della formazione museale, Dall’Aula al Museo costituisce un’occasione unica per condurre approfondimenti sempre nuovi sui grandi maestri del Novecento e del contemporaneo, oltre che sul patrimonio storico-artistico della città di Firenze. L’iniziativa, avviata insieme al prof. Giorgio Bacci, coinvolge un gruppo di studenti del corso magistrale di Storia dell’arte contemporanea, chiamati a lavorare alla progettazione di attività educative, a partire da un confronto serrato con lo staff curatoriale del Museo.
Per questa nuova edizione, sei studentesse guideranno il pubblico alla scoperta delle mostre, grazie a tre diverse conferenze itineranti in programma martedì 3 giugno dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
25 POSTI DISPONIBILI – PRENOTA QUA LA TUA VISITA
Messaggere: Sentieri sospesi
Con Greta Marcon, Chiara Petri ed Elena Rovagnati
35 minuti
Nel corso della visita conoscerete cinque artiste diverse per origine e modalità espressive ma unite da tensioni comuni: la volontà di dialogare con l’identità femminile, con la propria interiorità e con la memoria. Le loro opere sembrano elevarsi dalla dimensione materiale verso una profonda spiritualità, diventando efficaci strumenti di introspezione.
In questo incontro tra arte, anima umana e natura ogni lavoro esposto si fa portavoce di interrogativi misteriosi, spingendoci a riflettere sulla nostra esistenza e a riconnetterci con la nostra coscienza.
Messaggere non è solo una mostra collettiva: è un invito a rallentare, guardarsi dentro ed ascoltare ciò che oggi resta spesso inascoltato.
Fili di vita: Marion Baruch
Con Claudia Morara ed Ester Pasquariello
35 minuti
Il rapporto con il tessile e con la casa sarà il tema di fondo della visita alla mostra Un passo avanti tanti dietro, dedicata alla multiforme produzione dell’artista Marion Baruch (Timisoara, 1929).
Ben più di una semplice retrospettiva, la mostra è un’occasione per conoscere l’innovazione instancabile di Baruch, che a novantasei anni continua a sfidare e ad attraversare i confini dell’arte, creando le sue opere con forza straordinaria.
Grazie a un racconto di taglio non cronologico, sarà possibile esplorare le diverse fasi creative dell’artista: dai suoi inizi, nell’ambito della pittura informale e poi nel mondo del design radicale, fino alle opere più recenti realizzate con scarti di tessuto. La presentazione di aneddoti e il contatto diretto con le opere consentiranno inoltre di mettere in evidenza il suo essere in costante movimento e cambiamento, la difficoltà di appartenere a una singola nazione, la critica verso l’autorialità e la propria identità.
Thomas J Price. Oltre il ritratto: riconoscersi nell’altro
Con Angela Di Meglio e Gioia Rossi
35 minuti
Il percorso di visita dedicato alla mostra Thomas J Price in Florence prende avvio dall’analisi dell’opera _Tasman Road, Figure 2_, per poi svilupparsi in una descrizione dei busti e delle sculture monumentali esposte al Museo Novecento, a Palazzo Vecchio e in Piazza della Signoria. L’itinerario propone una riflessione sull’identità come costruzione collettiva, sullo sguardo come atto interpretativo e sull’ambiguità che pervade la rappresentazione dei suoi personaggi. Dalle opere in mostra si può evincere come Price si confronti con la tradizione storico-artistica occidentale, rigenerandone i codici formali e i materiali, per dare voce all’individuo contemporaneo, sospeso tra memoria condivisa e vita quotidiana.
La visita si conclude con una riflessione sulla ricezione pubblica delle sue opere: abbiamo scelto di indagare l’ambiguità che esse suscitano, raccogliendo testimonianze e impressioni dirette dei visitatori e dei passanti. L’obiettivo è mostrare come ogni sguardo generi interpretazioni contrastanti, rivelando che non esiste una lettura univoca o definitiva: l’opera si compie nell’incontro, sempre diverso, con l’altro.